Il pilota del Tsunami RT si è dimostrato fortissimo nel primo weekend stagionale del PCCI a Imola segnando il giro più veloce in entrambe le gare. Arrivato 2o in gara 1 dopo una lunga battaglia per la vittoria contro Riccardo Pera, Rovera ha concluso la gara 2 sfortunatamente con un sensore cambio in tilt. I fratelli Lino e Carlo Curti hanno dimostrato un considerevole sviluppo in gara nel loro primo weekend nel Carrera Cup Italia.
Nelle Qualifiche per la gara 1, cinque giovani che seguono il Porsche Scholarship Programme hanno riservato le prime tre file alla griglia di partenza. Al pilota del Tsunami RT Alessio Rovera gli è sfuggita la pole position solo per 0,026” – ottenuta da Riccardo Pera. Alessio ha segnato 1’44”520 in Q2, mentre Pera – che era ancora più veloce in Q1 – ha girato in 1’44”494. I fratelli Curti, che fanno parte della squadra Tsunami RT quest’anno, hanno riscontrato difficoltà nelle qualifiche per la loro limitata esperienza a Imola. Lino ha segnato il 16o tempo (1’47”300) e Carlo il 17o (1’48”606).
Gara 1
La gara di 28 minuti +1 giro del Sabato ha offerto un bel spettacolo per il duello Pera e Rovera che hanno dato una grande battaglia per la vittoria. Il talento italiano del Tsunami RT ha preso la bandiera a scacchi nella 2a posizione, 0,589” dietro Pera. In gara, Alessio è stato sempre in attacco, prendendo qualche rischio ma non di troppo segnando anche il giro più veloce. Complimenti a Riccardo Pera per
la sua vittoria alla sua primissima gara nel PCCI.
Entrambi i fratelli Curti hanno dimostrato una promettente crescita in gara. Lino ha preso la bandiera a scacchi 11o e Carlo 12o.
Alessio Rovera (#12): “Gara combattuta ma regolare. È stata una bella battaglia perché è difficile fare dei sorpassi ad Imola. Ed è stata anche grazie all’ ABS – senza ABS sarebbe stata più dura. Loro sono dimostrati un po più veloci con le pressioni basse – cioè alle prime fasi della gara – mentre noi siamo stati più veloci verso la fine.”
Lino Curti (#81): “Bella emozione! Ho fatto una buona partenza sorpassando due piloti. Tutto sommato, ho fatto un passo avanti. Mi manca mezzo secondo per stare con il gruppo davanti ma adesso sono un po più attaccato a loro.”
Carlo Curti (#18): “Sono abbastanza contento perché ho migliorato un po il ritmo in gara. Ho fatto un po di bagarre con Reggiani. È stato bello, divertente ma ancora sono un po lento.”
Gara 2
Alla gara 2 di domenica mattina, Alessio Rovera è partito dalla 5a posizione davanti al vincitore della prima gara Riccardo Pera – secondo il regolamento di ordine di partenza rovesciato per i primi sei della gara 1. Alessio, partito fortissimo, ha guadagnato due posizioni già prima del Tamburello e subito dopo è salito in 2a dietro Fulgenzi. Da quel momento è iniziata una dura battaglia tra i due Italiani.
Rovera lottava per la vittoria quando un sensore del cambio ha compromesso la sua gara, lasciando Fulgenzi da solo a celebrare la vittoria. Il pilota del Tsunami RT ha potuto arrivare al traguardo guidando solo con la 6a marcia in 12a posizione guadagnando un punto solo per il giro più veloce – il secondo del weekend. Lino Curti, per un contatto alla partenza, è ritornato ai box per cambiare la gomma forata. Si è ripartito per arrivare al traguardo in 16a posizione. Carlo Curti ha dato il suo meglio di tutto il weekend e ha preso la bandiera a scacchi in 10a posizione guadagnando il suo primo punto iridato nel Carrera Cup Italia.
Alessio Rovera (#12): “La vettura era buona, andavo benissimo e puntavo sulla vittoria ma sono stato sfortunato. L’unica nota positiva è che ho segnato il giro più veloce. Ma ho potuto portare la macchina al traguardo nonostante il problema.”
Lino Curti (#81): “Una gara fantastica! Alla partenza ho avuto un contatto con Francesca Linossi che ha fatto esplodere una delle gomme. Di conseguenza ho dovuto cambiare gomma e alla ripartenza ho potuto tenere un buon ritmo. Ho migliorato di 1 secondo i miei tempi di ieri! Senza l’incidente avrei potuto finire la gara nel top 10. La prossima volta a Misano forse?”
Carlo Curti (#18): “Sono contento con il mio piazzamento ma non con la mia velocità. Non ho potuto migliorare il mio ritmo e questo mi annoia, sento la mancanza di fiducia. Ma il 10o posto è buono, quindi non vedo l’ora per Misano!“