Sabato è il grande giorno della 24 Ore di Le Mans per la scuderia Cetilar Villorba Corse. Il venerdì non sono previste sessioni in pista ma il team trevigiano diretto da Raimondo Amadio è al lavoro nei box del leggendario Circuito de la Sarthe per gli ultimi aggiustamenti sulla Dallara P217 motorizzata Gibson che con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi sabato alle ore 9 prenderà parte al warm up per poi schierarsi al via della gara. La partenza dell’85^ edizione della 24 Ore di Le Mans sarà data alle 15 e la corsa sarà seguita in diretta da Eurosport fino alla cerimonia del podio nel pomeriggio di domenica. L’unica squadra tutta italiana iscritta fra i prototipi è all’esordio nell’evento che quest’anno è il terzo round del Mondiale Endurance e giovedì ha saputo immediatamente risolvere le noie elettriche che avevano condizionato le prime prove libere e la Q1 mercoledì e soprattutto ha nettamente migliorato i riscontri cronometrici e il setup globale del prototipo emiliano di classe LMP2.

Lungo i 13,6 chilometri della pista francese alla fine è stato di 3’30″014 (2,5 secondi più veloce del giorno prima) il miglior tempo settato dall’equipaggio Cetilar Villorba Corse, che sulla griglia di partenza, che in tutto conta ben 60 vetture, si schiererà in 24esima posizione, la 18esima della propria categoria. “Giovedì positivo – spiega il team principal Amadio alla vigilia della prima del team a Le Mans -; una giornata nella quale abbiamo migliorato sia i tempi sul giro sia il passo rispetto alle prime qualifiche. Abbiamo disputato due sessioni finali di prove preferendo la concretezza. Abbiamo concentrato il lavoro in ottica gara badando anche a non utilizzare ulteriori set di pneumatici nuovi e cercando di far qualificare Sernagiotto senza patemi. In questi giorni abbiamo vissuto questo grande evento e scoperto il circuito girando insieme ad altre 59 vetture soltanto per la prima volta, siamo soddisfatti del lavoro svolto e soprattutto di aver risolto alcune questioni che ci avevano rallentato mercoledì e di aver trovato un setup che ci permetta di migliorare ancora. Ora tutti dobbiamo soltanto pensare a tirare fuori il 110% da noi stessi per la gara, che sarà lunga e massacrante e dove l’obiettivo resta sempre quello di vedere la bandiera a scacchi”.
Il direttore sportivo Christian Pescatori aggiunge: “Una giornata davvero intensa. I ragazzi dapprima hanno cambiato il cablaggio delle componenti elettriche e poi durante le prove testato le ultime regolazioni. Il setup è migliorato e pur aggiungendo del carico aerodinamico al posteriore siamo riusciti a mantenere delle buone velocità di punta. Abbiamo segnato il nostro miglior tempo nelle qualifiche della sera, dove tra l’altro Belicchi ha trovato traffico in pista, ma va bene così. Nella qualifica notturna abbiamo poi pensato in ottica gara, perché in ogni caso la posizione di partenza non è una priorità per noi ed è un fattore relativo in una corsa di 24 ore e con le alte temperature previste. Speriamo che le scelte effettuate ci aiutino nell’impresa di arrivare al traguardo”.

Sernagiotto: “Mi ha sorpreso il fatto che, per quanto mi riguarda, in Q2 sono andato più forte rispetto alla Q3, ma nel turno notturno l’importante era qualificarsi e ci sono riuscito percorrendo i 5 giri obbligatori per noi esordienti alla 24 Ore. La pista continua a evolvere, devo dire che è sempre emozionante”.

Belicchi: “Qui è fondamentale trovare il giusto bilanciamento da adottare sul prototipo. Abbiamo migliorato e se non avessi trovato traffico in pista avremmo fatto anche un tempo migliore. Con la configurazione adottata, con più aerodinamica, abbiamo un po’ di sovrasterzo quando raggiungiamo certe velocità, ma lo sapevamo. La vettura è molto più guidabile così e i riscontri dicono che siamo sulla giusta strada. Abbiamo ancora il warm up di sabato mattina per cercare di rifinire ulteriorente alcune soluzioni e di bilanciarla al meglio”.