Due gare molto combattute hanno caratterizzato al Mugello la prima giornate di gare del 7° ed ultimo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo. Nella gara della classe Super GT3 si sono imposti Malucelli-Cheever (Ferrari 488-Scuderia Baldini 27) davanti a Agostini-Zampieri (Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport) e Cassarà-Gentili (Lamborghini Huracan-Ombra Racing) e, pertanto, l’assegnazione del titolo è rimandata alla giornata di domani nell’ultima gara della stagione con quattro pretendenti al titolo racchiusi in appena 5 punti: Stefano Gai (148 punti), Frassineti-Beretta (148), Malucelli-Cheever (146) e Daniel Zampieri (143). Già assegnato, invece, il titolo Super GT3, vinto da Comandini-Cerqui (BMW M6 GT3-BMW Team Italia).
Nella gara della classe Super GT Cup riservata alle Lamborghini Huracan, sul gradino più alto del podio sono saliti Tujula-Vainio (Vincenzo Sospiri Racing), che si sono laureati campioni italiani precedendo i due equipaggi dell’Imperiale Racing, Bonacini-Pastorelli e Benvenuti-De Marchi, mentre nelle altre classi il successo è andato a Colombo-Niboli (GT3), La Mazza-Nicolosi (GT Cup) e Mark Speakerwas (GTS).
Domani sono in programma le ultime due gare della stagione, in diretta TV su RAISPORT e AutomotoTV, che assegneranno i titoli della Super GT3 PRO, Super GT3, GT3, Super GT Cup e GTS
SUPER GT3: Quattro equipaggi racchiusi in cinque punti. Si presenta così la volata finale per l’assegnazione del titolo della classe Super GT3 PRO. L’ultima gara della stagione in programma domani sarà al cardiopalma per Stefano Gai (Ferrari 488) e l’equipaggio composto da Frassineti-Beretta (Lamborghini Huracan), al comando della classifica provvisoria con appena tre punti su Malucelli-Cheever (Ferrari 488), primi in gara-1, e cinque lunghezze su Daniel Zampieri (Lamborghini Huracan), oggi secondi in coppia con Riccardo Agostini. Una vittoria meritata per i portacolori della Scuderia Baldini 27, sempre al comando, che li ripaga della sfortuna di gara-2 a Vallelunga e li riporta a ridosso dei primi in classifica generale. La gara è stata molto combattuta con l’ingresso di ben tre safety car e con diversi colpi di scena, il primo dei quali si è sviluppato al 4° giro quando Venturi, coequipier di Gai, dopo un contatto con Mapelli, è stato costretto al ritiro. Con il leader del campionato a secco di punti, la gara si accendeva ulteriormente con Agostini-Zampieri che salivano alle spalle dei battistrada al cambio piloti mentre su confermavano in terza posizione Mapelli-Baruch (Lamboghini Huracan), ma i portacolori del Petri Corse Motorsport venivano penalizzati di 25 secondi per il contatto del pilota lombardo con Venturi, concludendo settimi al traguardo. Sul terzo gradino del podio salivano, così, Gentili-Cassarà, primi tra gli equipaggi non prioritari, davanti a Ishikawa, e Frassineti-Beretta, secondi nel primo stint ma penalizzati dall’handicap tempo per la vittoria di Vallelunga. Ancora sfortuna, invece, per i portacolori Audi, Treluyer-Ghirelli, ottavi assoluti, autori di un buon primo stint ma penalizzati di oltre 1 minuto per cambio irregolare a causa di un problema alle comunicazioni radio tra il pilota francese ed il muretto box. Altrettanta sfortuna ha inficiato la gara di Niccolò Schirò (Ferrari 488-Easy Race), fuori nella bagarre del primo giro e quella di Comandini-Cerqui, out al 16° passaggio per un problema elettronico della loro BMW M6 GT3 mentre occupavano la quarta piazza assoluta. Nonostante il ritiro, i portacolori dei BMW Team Italia si sono aggiudicati con una gara di anticipo il tiolo italiano Super GT3, vinto alla presenza di Alex Zanardi, grande trionfatore lo scorso anno proprio nell’appuntamento conclusivo del Mugello.
GT3: Dopo gara-1 del Mugello, sono 18 i punti che dividono i leader del campionato, Venerosi-Baccani (Porsche GT3R) e Simone Niboli (Ferrari 458 Italia), oggi sul gradino più alto del podio in coppia con Stefano Colombo, ma la situazione scarti è nettamente a favore del portacolori dell’MP1 Corse, che ha sempre occupato la prima posizione e nulla ha potuto l’equipaggio dell’Ebimotors, terzo al traguardo. Giudice del duello Porsche-Ferrari potrebbe essere l’equipaggio composto da Rangoni-Magnoni (Audi R8 LMS-Audi Sport Italia), oggi secondo nonostante una fermata ai box nelle battute iniziali a causa di un problema ad una ruota. Tanta sfortuna, invece, per Marco Magli (Ferrari 458 Italia) ritiratosi per un problema al radiatore dell’acqua.
SUPER GT CUP: Grazie alla loro terza vittoria stagionale, Tujula-Vainio si sono laureati in anticipo campioni italiani Super GT Cup riservato alla Lamborghini Huracan. I portacolori del Vincenzo Sospiri Racing hanno concluso davanti ai due equipaggi dell’Imperiale Racing, Bonacini-Pastorelli e Benvenuti-De Marchi, ma in classifica generale l’equipaggio finlandese precede i compagni di squadra Liang-Ortiz, quarti al traguardo, e Cazzaniga-D’Amico, penalizzati da un contatto nella bagarre iniziale e da un successivo problema tecnico. Ottimo quinto posto per Perolini-Romani (Antonelli Motorsport) che hanno concluso davanti ai compagni di squadra Desideri-Perullo, scivolati nel finale dalla terza posizione.
GT CUP: Con il titolo già assegnato a Vallelunga ad Eugenio Pisani (Porsche 997), la gara del Mugello poteva diventare una bella passerella fiale per il pilota genovese, ma la rottura del radiatore nel secondo stint di Walter Palazzo ha impedito ai portacolori del Siliprandi Racing di andare a punti. Sul gradino più alto del podio sono saliti La Mazza-Nicolosi (Porche 997-Ebimotors), alla loro seconda vittoria della stagione che ha permesso a Francesco La Mazza di salire in seconda posizione in classifica generale. Non sono andati a punti anche Baccarelli-Ferrara (Ferrari 458 Italia-Caal Racing), fermati al terzo giro dalla rottura di un semiasse mentre il forte pilota barese occupava il primo posto di classe.
GTS: E’ stata senza dubbio la gara più bella dell’intera stagione, grazie al ritorno delle Ginetta G55 della Nova Race e delle Porsche 997 dell’Autorlando. Solo dieci punti in classifica dividono le due Porsche Cayman del leader Sabino De Castro da Nicola Neri, ancora in coppia con Mauro Pizzola,, ma il pilota dell’Ebimotors ha una migliore situazione degli scarti. Sul gradino più alto del podio è salito Mark Speakerwas (Ginetta G55), mai impensierito dopo essere partito dalla pole position, ma alle sue spalle si è subito scatenata la bagarre che nel finale ha visto prevalere Neri-Pizzola (Kinetic Racing) su Sabino De Castro. In evidenza anche Luca Magnoni (Ginetta G55), classificatosi a ridosso del podio, che ha preceduto un grintoso Matteo Arrigosi (Porsche Cayman-Ebimotors), anche lui a lungo in lotta per il terzo gradino del podio. Buone prestazioni anche di Ghezzi-Giovanelli, anche loro in lotta per le posizioni da podio, e di Cerati-Fondi, entrambi al volante delle Porsche 997 dell’Autorlando.