Sesta edizione dello Slalom dei Colli Euganei, Città di Este, e sesta partecipazione consecutiva per Giulio Rubini che, a differenza delle passate edizioni, si presenta quest’anno, ai nastri di partenza, deciso a recitare un ruolo di prim’attore.
Dopo essersi tolto qualche bel sassolino dalla scarpa, come quello di provare vetture di livello assoluto, come la Peugeot 207 Super 2000, oppure vecchie ed intramontabili regine, come la sorella maggiore 306 Maxi Kit Car, per il 2018 il pilota di Este ha radicalmente cambiato la propria prospettiva, in vista dell’evento di casa, in programma per i prossimi 7 e 8 Luglio.
Obiettivo dichiarato del portacolori della scuderia Monselice Corse sarà quello di puntare al gradino più alto del podio, nella propria classe, senza perdere d’occhio la classifica assoluta.
Per preparasi al meglio, in vista dell’appuntamento tra le mura amiche, il pilota estense ha deciso di affidarsi nuovamente al team veronese Julli, che gli metterà a disposizione una Renault Clio Williams gruppo A, in configurazione rally.
Una vettura compatta ed agile, che ha fatto la storia mondiale dell’automobilismo su strada, con la quale Rubini cercherà di limare ogni centimetro di asfalto disponibile.
“Da quando il buon Sandro Broggio ha deciso di riportare i motori in provincia di Padova” – racconta Rubini – “non ho mai perso un’edizione. In primo luogo perchè è realmente la gara di casa, dato che si svolge a trecento metri dal nostro hotel e ristorante, il Leon d’Oro, ed in secondo luogo, ma non per importanza, perchè è giusto gratificare il suo lavoro e quello di tutta la Hornet Corse, gli unici in grado di riportare in questa provincia una manifestazione automobilistica agonistica. Sono vecchi ricordi le epoche del Rally del Santo e del Venda ma, seppure questa tipologia di competizione abbia poco a che fare con il rallysmo, è sempre un’emozione unica poter correre con il sostegno dei propri amici, dei partners che possono venire a vedere e toccare con mano la nostra passione. Dopo qualche anno dove ho voluto togliermi qualche sfizio ho deciso di fare le cose a modo per questa edizione. Ho scelto di tornare sulla Clio gruppo A di Julli perchè sono certo che è la vettura giusta.”
Classico il percorso di gara proposto da Hornet Corse: poco meno di tre chilometri di sviluppo sulla strada che dall’incantevole cornice delle mura di Este sale sino a Calaone, ripercorrendo un tratto di una vecchia prova speciale dei rally patavini.
Quattordici le porte previste, tutte composte da quattro barriere, con un dislivello di centotrentaquattro metri dallo start all’arrivo.
“Il percorso è abbondantemente familiare” – sottolinea Rubini – “e mi sta molto a cuore, rappresentando parte della mia infanzia. Parto per non arrivare dietro al primo. A parte gli scherzi, dopo qualche anno dedicato allo spettacolo, questa volta voglio sfidare me stesso, provando a vincere. Non si tratta di una prova di pura velocità e sarà importante affrontare bene le porte. Dai rumors avrò in classe degli avversari tosti, sempre su Clio. Sarà una bella lotta.”