Il primo appuntamento dell’Alpe Adria Rally Cup 2019, il Rally Vipavska Dolina andato in scena nel recente weekend, non sorride ad un Flavio Miolo che, nonostante lo stop forzato per noie tecniche, si dichiara comunque soddisfatto per aver vissuto un’avventura vera, di quelle che raramente capitano nell’arco di un’intera stagione.
Il pilota di Veggiano, in gara per i colori della scuderia Racing 3 Team, si presentava al via dell’evento sloveno alla guida della Ford Fiesta ST, in versione Racing Start Plus, curata dal team Galiazzo e condivisa con il sammarinese Mirco Gabrielli.
Un rally vero, con continui cambi di meteo, ha visto il patavino ben destreggiarsi tra le varie insidie, prima che la trasmissione della trazione anteriore dell’ovale blu decidesse di appiedarlo.
“È stata un’esperienza davvero formativa” – racconta Miolo – “perchè ci siamo trovati ad affrontare un rally duro, come quelli dei bei tempi, dove ti trovavi ad affrontare mille difficoltà ed anche solo il raggiungere il traguardo diventava una sfida. Non ci siamo riusciti ma quanto abbiamo imparato in questa trasferta ci tornerà sicuramente utile per il proseguimento.”
Già la speciale spettacolo di Venerdì, la “Ajdovščina”, laciava intendere un weekend travagliato per Miolo, il quale incappava in un temporale da affrontare con gomme stampo.
Si ripartiva il giorno seguente con lo sterrato della “Bela” che rallentava il passo di Miolo, causa una toccata all’anteriore sinistra che si traduceva in un braccio piegato.
Il lavoro egregio del team Galiazzo consentiva al portacolori di Racing 3 Team di ripartire ma, un’improvvisa grandinata, gli rendeva nuovamente la vita difficile.
Contornati da un pubblico da stadio ci si trasferiva verso le speciali della vallata opposta, con il feeling tra equipaggio e mezzo in costante crescita prima che, sulla settima, arrivasse la doccia fredda che spegneva ogni ambizione di raggiungere la pedana di arrivo finale.
“Dopo una prima parte di gara resa difficile dalle condizioni meteo” – sottolinea Miolo – “avevamo iniziato a prendere il giusto ritmo e la giusta confidenza in abitacolo. Purtroppo, sulla settima speciale, quando stavamo affrontando un tratto in un piccolo borgo, da prima marcia, mi è entrata la seconda. Nel tentativo di capire cosa stava succedendo sono entrate la quinta e la quarta. Dopo trecento metri il cambio ci ha abbandonato, senza alcuna possibilità di proseguire. A parte il finale deludente è stata un’esperienza bellissima. Un calore e tifo da stadio vero. Un’organizzazione di altissimo livello. Accoglienza fantastica da parte degli organizzatori dell’Alpe Adria Rally Cup e dell’Ajdovscina Motorsport. Un terzo del costo rispetto a gare di casa nostra, su fondo misto, con una cura dei dettagli da lasciare a bocca aperta. Un particolare ringraziamento al team Galiazzo per il mezzo miracolo nel rimettere in sesto la Fiesta dopo la toccata iniziale. Grazie a Mirco Gabrielli con il quale abbiamo maturato un buon feeling durante la gara. Un’esperienza che sarà utilissima per la continuazione del campionato.”