Mancano le parole per descrivere l’amarezza e la delusione che Matteo Luise si è trovato, nuovamente, ad incontrare sul proprio cammino, in occasione della quindicesima edizione del Rally Campagnolo, andata in scena nel recente fine settimana.
Il pilota di Adria si è visto costretto, ancora una volta, ad alzare bandiera bianca quando aveva tra le mani la vittoria in classe A-J2/2000, 49”2 il vantaggio sul primo degli inseguitori, per un problema tecnico al propulsore della Fiat Ritmo 130 Abarth, griffata Team Bassano.
“Dura, dura, dura, non ci voleva anche questa” – racconta Luise – “e la beffa nella beffa è che ci siamo ritirati a cinquecento metri da dove ci siamo fermati quattro anni fa, sulla stessa prova speciale. Il colpo gobbo che abbiamo vissuto al Valsugana, circa un mese fa, sembrava fosse il punto più basso, della nostra storia sportiva con la Ritmo, ed invece pare che la fortuna non voglia proprio darci una mano. Ritrovarsi, ancora una volta, a doversi fermare quando manca una sola prova speciale al termine e quando hai la vittoria in tasca è una sensazione davvero triste. La cosa che fa più male è proprio questa perchè, quando ti manca una sola prova alla fine, mentalmente cominci a pensare che ormai è fatta e cerchi di stare attento per arrivare sulla pedana di arrivo. Non so, alla prossima gara, cosa mi verrà da pensare quando mi troverò allo start, davanti al semaforo, dell’ultima prova. Mi dispiace un sacco per Melissa che, seppur alle prime gare, è costretta a digerire un sacco di delusioni, spesso pesanti come le ultime due. Mi dispiace tanto per tutta la nostra squadra, da Silvano Amati a Valentino Vettore ed a tutti i nostri ragazzi, mossi dalla passione autentica, che condividono con noi tanti bocconi amari.”
Data l’impossibilità di ripristinare, in tempo utile, il cuore pulsante della trazione anteriore della casa torinese Luise affrontava l’appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche con una soluzione alternativa ma, nonostante questo, infliggeva oltre un secondo al chilometro sulla speciale di apertura, la “Torreselle”, affrontata Venerdì sera.
Il ruolino di marcia dell’adriese non lasciava spazio alla concorrenza: al giro di boa di Sabato tutte le prove disputate portavano la sua firma ed il divario dal sescondo saliva a 36”3.
Con un margine cospicuo e con la voglia di vedere il traguardo Luise iniziava a tirare i remi in barca, vincendo il secondo passaggio a “Gambugliano” e controllando il rientro degli avversari.
Usciti dalla ripetizione a “Recoaro 1000” erano quasi cinquanta i secondi da gestire su Frainer, secondo, ed oltre un minuto e mezzo su Bianco, terzo, ma la sorte aveva deciso diversamente.
“Non è stata una gara bella per noi” – sottolinea Luise – “perchè abbiamo affrontato quasi metà giornata senza spingere. L’unica cosa che ci dà ottimismo è che, nonostante non avessimo il nostro motore operativo, eravamo comunque tranquillamente al comando nella nostra classe, con quasi un minuto di vantaggio. Ci piacerebbe trovare un po’ di continuità e non di vederci sfuggire di mano dei risultati prestigiosi come accaduto qui al Campagnolo ed al Valsugana.”