È un Michele Mancin soddisfatto quello visto in azione, nel recente fine settimana, in occasione della cinquantesima edizione della Cronoscalata Verzegnis – Sella Chianzutan.
Il pilota di Rivà, portacolori della scuderia Mach 3 Sport, è rientrato dalla trasferta friulana con un terzo posto, in classe GT Cup, che consolida il percorso di apprendistato al volante della Ferrari 458 Evo, messa a disposizione dal team Gaetani Racing.
Seppur la classifica finale di categoria lo veda lontano dal duo di testa, 15”26 incassati dal vincitore Frijo e 5”04 da Artuso, il polesano è comunque positivo, analizzando il bilancio della prima trasferta, sulla rossa di Maranello, su fondo completamente asciutto.
Una sorta di nuovo debutto, avendo disputato la precedente Salita del Costo sul bagnato.
“La nostra seconda gara con la Ferrari è come se fosse stata la prima” – racconta Mancin – “perchè abbiamo trovato, fortunatamente, il bel tempo ma, nella sostanza, si trattava di condizioni totalmente diverse rispetto al bagnato del Costo. Siamo arrivati al terzo posto, su tre classificati, ma quello che non emerge dalla classifica è il lavoro che abbiamo fatto durante tutto il weekend, partendo dalle prove sino alle manche di gara. Siamo andati in costante progressione, migliorando il nostro affiatamento con la rossa e concludendo la gara senza farle il minimo graffio. Siamo molto soddisfatti del miglioramento. Tutta esperienza per il futuro.”
Un primo passaggio, nell’apertura della sessione di prove del Sabato, condotto con un passo decisamente abbottonato faceva posto una seconda tornata più aggressiva, con un miglioramento cronometrico vicino al secondo per chilometro.
“Nella prima salita di prova” – sottolinea Mancin – “siamo stati cauti perchè volevamo capire come si comportava la vettura sull’asciutto, non avendola mai provata prima in queste condizioni. Una volta prese le misure abbiamo iniziato a spingere, specialmente sulle staccate, per capire dove potevamo progredire rapidamente. Le sensazioni sono state subito positive.”
Alla Domenica giungeva il momento di fare sul serio: Mancin partiva per la prima salita, sicuro di poter migliorare ulteriormente il proprio score, ma qualcosa non funzionava a dovere.
Analizzata la situazione, assieme allo staff di Gaetani Racing, il polesano si calava nuovamente nell’abitacolo della vettura del cavallino rampante, per la tornata conclusiva, e firmava un buon 3’07”64, a soli 2”26 dall’attuale leader nel Trofeo Italiano Velocità Montagna, zona Nord, Artuso.
“Dopo le prove mi aspettavo di migliorare di almeno due secondi” – conclude Mancin – “ma ci siamo resi conto che dovevo guidare in modo diverso per ottenere i riscontri che desideravo. Una volta capito questo abbiamo preso le contromisure adeguate ed il cronometro ci ha dato le risposte che volevamo. Grazie a Gaetani Racing ed a tutti i partners che rendono possibile ciò.”