Le Mans, 20 settembre 2020 – Quattro su quattro per il team Cetilar Racing. La squadra tutta italiana (l’unica “all-made in Italy” nella categoria Sport) ha calato il poker di edizioni concluse consecutivamente nella 24 Ore di Le Mans, penultimo appuntamento del Mondiale FIA WEC e indubbiamente l’evento più importante di tutta la stagione.
Un decimo posto finale nella classe LMP2 che rappresenta un risultato straordinario per l’equipaggio formato da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, i quali si sono alternati al volante della Dallara n.47 gestita dalla AF Corse. Un’edizione numero 88 della 24 Ore di Le Mans (disputatasi per la prima volta nella storia a porte chiuse) estremamente regolare per il terzetto del team Cetilar Racing, che ha concluso inoltre 14° assoluto su un totale di 59 vetture al via, risalendo sette posizioni rispetto al 17° tempo di categoria ottenuto al termine di una qualifica comunque molto positiva.
A tagliare il traguardo è stato Belicchi, dei tre il pilota con maggiore esperienza, alla sua undicesima partecipazione nella classica del circuito de La Sarthe, la prima in cui ha avuto appunto l’onore di condurre la sua vettura nell’ultimo stint di guida fino alla bandiera a scacchi. Viceversa, a prendere il via della gara, alle 14.30 in punto di sabato pomeriggio, era stato Sernagiotto, che alla pari di Lacorte, che lo ha rilevato al volante, ha immediatamente imposto un buon ritmo che è proseguito senza sbavature e senza particolari problemi di sorta.
“Prendere la bandiera per la prima volta dopo 11 edizioni disputate è stata un’emozione bellissima. Un’emozione a cui va aggiunta quella nel vedere la gente che si arrampicava sui muri all’esterno della pista per salutarci – ha spiegato dopo l’arrivo un commosso Andrea Belicchi – Siamo stati molto bravi tutti, come sempre, e sicuramente meritiamo anche di più”.
“Ho guidato in totale per circa dieci ore. Sono molto contento ed anche onorato che il team mi abbia dato la possibilità di rimanere al volante per così tanto tempo – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Ho spinto tanto e non ho fatto errori. È stata la mia Le Mans più dura in assoluto perché il livello della competizione era altissimo, con avversari che ormai da anni usano le Oreca e quindi hanno un livello di preparazione straordinario. Noi, con la nostra “cenerentola”, siamo comunque riusciti a rimanere nel gruppo. E ciò secondo me rappresenta quasi una vittoria. Arrivare decimi di LMP2 e quattordicesimi assoluti sinceramente non me l’aspettavo e molto del merito va a noi piloti e alla squadra che, nonostante tutto, nonostante una concorrenza dal punto di vista tecnico schiacciante, ci abbiamo sempre creduto”.
“Sfido qualsiasi pilota a guidare la Dallara come la guidano Andrea e Giorgio. Abbiamo dei ragazzi che credono nel progetto, che vanno forte come dei missili e che non sono stati ripagati adeguatamente dal mezzo – ha aggiunto Roberto Lacorte – Un risultato, quello di oggi, conquistato con il coltello tra i denti, con tanta fatica e sudore, frutto del grandissimo lavoro di tutto il team e soprattutto dei piloti. Siamo stati molto regolari e soprattutto veloci. Un mix di elementi che ci hanno consentito di concludere ancora una volta nella top-10”.
Il prossimo impegno adesso per il team Cetilar Racing sarà quello della 8 Ore del Bahrain, in programma il 12, 13 e 14 novembre, che chiuderà il calendario iridato 2019/2020.