28 dicembre 2020 – Anche il Club Veicoli Storici di Piacenza sarà alla Dakar 2021, la leggendaria corsa estrema che quest’anno si svolgerà in Arabia Saudita dal 3 al 15 gennaio. Nello specifico il CVSP-PC sarà rappresentato alla Dakar Classic: la manifestazione principale, infatti, proporrà, per la prima volta nella storia, una gara di regolarità riservata alle vetture classiche costruite negli anni ’80 e ’90. Trenta i partecipanti che hanno scelto di sfidare le sabbie che circondano la città di Jeddah, punto di partenza e arrivo della competizione. Tra questi Luciano Carcheri che insieme a Roberto Musi sarà al volante di una Nissan Patrol di Squadra Corse Angelo Caffi. Si tratta della stessa Nissan Patrol con cui Carcheri partecipò alla Dakar del 1998 sotto l’egida del Team Giletti e che porterà il logo del Club Veicoli Storici di Piacenza.
Il CVSP-PC e il pilota genovese, infatti, sono legati da una profonda amicizia nata circa due anni fa e fondata, neanche a dirlo, sulla passione per le vetture e le moto. Protagonista di questa storia è una moto. Ma non una moto qualsiasi: parliamo infatti della KTM 660 LC4 con cui Carcheri ha partecipato alla Dakar nel 2001 e nel 2002, sempre con il team Giletti. Un mezzo intriso di storia e successi il quale, dopo tante avventure e tante vittorie, necessitava un’accurata manutenzione. Il campione ligure, per questo delicato intervento, ha scelto il laboratorio “Tutto Restauro Car Detailing” di Valter Travaini di Borgonovo, socio appunto del sodalizio piacentino. Tra un ritocco e un ricambio, è nato un legame sfociato in una vera e propria partnership.
La Nissan Patrol della Squadra Corse Angelo Caffi porterà con orgoglio tre adesivi recanti il logo del club piacentino. Una vetrina d’eccezione per il nostro territorio se si considera che Luciano Carcheri è un veterano della Dakar e quindi uno dei partecipanti su cui si concentreranno maggiormente le attenzioni dei media: il pilota ha partecipato già otto volte al rally più famoso del mondo e, come detto, solo in un’occasione ha lasciato la moto per affrontare la sfida al volante di una vettura.
“Ritrovare quello spirito è uno dei motivi per cui corro nella Classic e per cui guiderò la stessa Nissan Patrol con cui ho partecipato all’edizione del 1998. Ricordo bene quell’esperienza: ai tempi la vettura era iscritta alla categoria Marathon, di per sé simile alla vettura di serie, mentre ora è stata portata alle specifiche T1, quindi decisamente più competitiva”, spiega Carcheri.
La KTM 660 LC4 restaurata dagli specialisti borgonovesi ha regalato alcune delle soddisfazioni più grandi al driver italiano: una moto dall’enorme valore affettivo e per la quale il campione ha preteso un lavoro a regola d’arte. Obiettivo centrato nel migliore dei modi. Non a caso, Carcheri si rivolgerà di nuovo al CVSP-PC il prossimo 19 giugno, data in cui l’associazione terrà una sessione per l’attribuzione della Targa Oro ASI. Si tratta di un certificato ufficiale rilasciato dall’Automotoclub Storico Italiano che attesta l’effettiva purezza e l’ottimo stato di conservazione dei mezzi con oltre vent’anni di onorato servizio.