Giornate particolari quelle vissute all’Autodromo Nazionale Monza in questo fine settimana, soprattutto nel corso delle ore pomeridiane, quando al rombo dei motori si fondeva il sound delle note provenienti dai palchi dove si esibivano i gruppi di supporto dei big delle serate degli I-Days.
L’ACI Racing Weekend ha messo sul piatto oltre cento vetture che si sono date battaglia in 14 gare di serie nazionali che hanno trovato spazio anche nei palinsesti di importanti emittenti televisive.
Per il Campionato Italiano Gran Turismo quattro gare complessivamente per le classi Super GT3/GT3 e Super GT Cup/GT Cup/GTS.
Nella classe Super GT3/GT3, Gara 1 registra una bella affermazione della Ferrari 488 della Scuderia Baldini 27 con Matteo Malucelli ed Edward Cheever (vittoria alla media di 182,5 Km/h): Malucelli, partito dalla pole, guadagna un considerevole vantaggio sugli avversari arrivando al cambio pilota a pochi secondi dalla chiusura della corsia box. Il figlio d’arte Cheever che lo rimpiazza sfrutta il vantaggio e tiene la prima posizione respingendo la rimonta di Vittorio Ghirelli a bordo di un’Audi R8 LMS condotta in precedenza dal sanmarinese Benoit Treluyer. Al terzo posto del podio un’altra Rossa, la 488 Easy R di Niccolò Schirò e Jaime Melo. Peccato per Stefano Gai (Ferrari 488 Italia del Black Bull Swiss Racing) che a causa di un dechappamento perde la seconda posizione (sarà poi decimo al traguardo).
In Gara 2 parte male dalla pole Cheever con la Ferrari 488 che si fa sopravanzare da Ghirelli con l’Audi R8, da Angelo Stefano Pezzucchi (Mercedes AMG Kripton Motorsport) e da Riccardo Agostini (Lamborghini Huracan dell’Antonelli Motorsport). Dietro di loro le Ferrari di Stefano Gai e Niccolò Schirò. Ritmo serrato che lascia inalterate le posizioni fino all’apertura della corsia box. Primi fra tutti rientrano Cheever, cambio con Malucelli, e Stefano Gai. Finita la girandola dei cambi è in testa la Mercedes di Luca Pastorelli che ha sostituito Pezzucchi, rientrato al limite del 18° minuto, che subito ingaggia un bel duello con l’Audi di Treluyer. Per difendere la prima posizione commette però un errore alla Seconda variante che gli costa ben due posizioni: Gai risale al secondo posto. Quando mancano 12 minuti alla bandiera a scacchi, la Direzione gara deve ricorrere alla safety car per mettere in sicurezza la Ferrari di Lorenzo Bontempelli. Si riparte con Treluyer in testa ma su cui pende una sanzione che nel frattempo gli è stata comminata per un’irregolarità commessa durante la sosta ai box: una penalità di 3,414 secondi che sarà fatale al termine della gara (Treluyer si consolerà fissando il giro più veloce, bissando in questo caso Gara 1, oltre che con il secondo posto). Taglia infatti primo la linea del traguardo ma sul primo gradino del podio andrà Stefano Gai che lo sopravanza nella classifica definitiva per 2,7 decimi di secondo e vince alla media di 180,5 Km/h. Terza la Ferrari di Jaime Melo, autore di un emozionante doppio sorpasso ai danni della Lamborghini di Daniel Zampieri (che aveva rilevato Agostini) e della Mercedes di Pastorelli.
Nella classe Super GT Cup/GT Cup/GTS vittoria alla media di 167,2 Km/h in Gara 1 di Matteo Desideri e Piero Necchi (Lamborghini Huracan Antonelli Motorsport) che hanno preceduto le Lambo della Vincenzo Sospiri Racing e della Imperiale Racing, guidate rispettivamente dai finlandesi Aaro Vainio e Tuomas Tujula e da Alessandro Bonacini e Davide Durante. In Gara 2, le tre Huracan sul podio sono state quelle dei polacchi Teodor Myszkowski e Andrzej Lewandowski (Vincenzo Sospiri Racing), vincitori alla media di 179,3 Km/h, che hanno preceduto Luca De Marchi/Ivan Demis Benvenuti (Imperiale Racing) e la coppia finlandese Vainio/Tujula.
Nel Campionato Italiano Sport Prototipi prosegue la striscia positiva del sanmarinese Ivan Bellarossa (Wolf del team Avelon Formula) che era giunto a Monza forte di quattro affermazioni su quattro gare. Si ripete in terra brianzola: vittoria sabato in Gara 1, alla media di 182 Km/h, e domenica in Gara 2, alla media di 184,5 Km/h, il tutto condito anche da pole position e giri più veloci. Ben figura Guglielmo Belotti (Wolf del team Avelon Formula) che conquista due secondi posti giungendo, rispettivamente, a 1 secondo e a 4,7 secondi dal vincitore.
Gara 1 del TCR Italy Touring Car Championship è caratterizzata dal dechappamento di Kevin Giacon (Opel Astra del GPF), forte della pole position, quando era saldamente in testa e dal drive through inflitto al capoclassifica Eric Scalvini (Honda Civic) per partenza anticipata: ne approfitta Nicola Baldan (Seat Leon) che vince alla media di 168.7 Km/h. Sul podio il bulgaro Plamen Kralev (Audi RS3 del Kraf Racing) e Massimilino Gagliano (Volkswagen Golf). Nicola Baldan e la sua Seat si ripetono in Gara 2 ma in questo caso si tratta di una galoppata vincente iniziata dalla partenza in pole position. Solo Eric Scalvini con la Honda cerca di insidiarlo ma riesce solo ad avvicinarlo: giungerà a 1,2 secondi. Al terzo posto, come ieri, la Volkswagen di Massimilino Gagliano.
Nel campionato Mini Challenge, monomarca ufficiale MINI, vittoria in Gara 1 per Luca Rangoni e Maurizio Losi alla media di 161.6 Km/h e di Alberto Cerqui in Gara 2 alla media di 120.3 Km/h. Due secondi posti per Simone Iaquinta. In Gara 2 bel quinto posto per Rachele Somaschini, la brava pilota di Cusano Milanino testimonial della Fondazione per la lotta contro la fibrosi cistica.
Infine nel programma quattro gare della serie italiana Mitjet, tutte molto combattute al punto che hanno visto quattro diversi vincitori: Leonardo Solla (Scuderia Costa Ovest) alla media di 154,3 Km/h, Davide Di Benedetto (Scuderia Costa Ovest) alla media di 130,4 Km/h, Claudio Giudice (Scuderia Giudici) alla media di 154.8 Km/h e Lorenzo Marcucci alla media di 146,8 Km/h.